I procedimenti cinematografici Esistono 4 possibili classificazioni di proiezione cinematografica. 1. I film a immagini normali sono destinati ad essere proiettati direttamente senza interposizione di dispositivi ottici speciali. Si sono conosciuti formati differenti nel corso degli anni : il 35mm (formato tuttora dominante), il 70mm, il 16mm, l'8mm ed altri. (figg. 24,25,26)    2. I film a immagini anamorfiche implicano un cambiamento di lente ottica davanti all'obiettivo del proiettore. Tali tipi di prodotto vengono girati con un procedimento di compressione dell'immagine in larghezza. Per la proiezione l'obiettivo anamorfico permette di espandere il tasso di compressione iniziale e fornisce un'immagine sullo schermo di dimensioni normali. (fig. 27)  3. Diverse formule sono state proposte oltre a queste due, che sono le principali e le più usate al giorno d'oggi. Il formato panoramico, il procedimento "tete-beche" e l'avanzamento su 3 perforazioni sono solo alcune di esse. (fig. 28) 4. Fra il 1926 e il 1930 i film diventarono sonori, per mezzo di una pista sonora della larghezza di 3mm, che portava l'incisione fotografica delle ondulazioni acustiche. Per assicurare la possibilità di avere a disposizione la gamma delle frequenze acustiche da 30 a 10.000 Hertz, la velocità di proiezione dovette essere aumentata da 16/18 fotogrammi al secondo a 24 fotogrammi al secondo, standard attuale di proiezione. |